Con la religiosa, che apparteneva alla congregazione delle Piccole sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld, Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana collaboravano ormai da tempo. L’avevano conosciuta dopo il devastante terremoto che aveva colpito il paese caraibico all’inizio dello scorso decennio. Ne era scaturito un lavoro comune su più fronti: la formazione (con progetti volti al rafforzamento della rete delle Caritas diocesane e territoriali), la promozione del volontariato (con l’invio da Milano e dall’Italia di volontari in servizio civile e la conduzione, in altrettante estati, di 6 Cantieri della solidarietà) e, soprattutto, l’educazione (affiancando e formando i giovani animatori del centro di aggregazione “Kay Chal”, di cui suor Luisa era il perno, rivolto a minori, giovani e restavek, i baby-schiavi domestici, e finanziando successivamente insieme a Caritas Italiana la costruzione del nuovo centro). Ne parliamo con Davide Boniardi dell”area internazionale di Caritas Ambrosiana.

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