È scontro sul nuovo reato anti rave party, punito con una reclusione da tre a sei anni e che si applica quando più di cinquanta persone invadono terreni o edifici, pubblici o privati, da cui può derivare “un pericolo per l’ordine pubblico”. La norma è contenuta nel decreto legge pubblicato in Gazzetta ufficiale, approvato dal Consiglio dei Ministri e firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il Governo ritiri il primo comma dell’art. 434 bis di riforma del Codice Penale. È un gravissimo errore. I rave non c’entrano nulla con una norma simile. È la libertà dei cittadini che così viene messa in discussione”, scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. Davvero reprime la libertà di riunione e manifestazione del pensiero? Ne parliamo con il professor Gianluigi Gatta ordinario di diritto penale all’Università statale di Milano.

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