La guerra, che finanziamo alla Russia con 800 milioni al giorno di gas e alimentiamo con l’invio in territorio ucraino di armi secretate all’opinione pubblica e ai parlamentari, rischia di portare l’Italia in recessione tecnica dovessero esserci sei mesi di Pil negativo (primo trimestre -0,2%). I blocchi causati dal Covid e la guerra di Putin, l’aumento generalizzato di quasi tutte le materie prime e dei costi energetici hanno portato già l’economia globale alla stagflazione e porteranno molte economie in recessione. L’inflazione non è mai stata così alta dal 1991 e gli stipendi sono più bassi di trent’anni fa, con il record toccato a febbraio di dipendenti precari.

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