“La situazione continua a peggiorare. L’angoscia e la tensione sale. Devono sbarcare tutti”. Le ONG rilanciano l’appello, preoccupate per una situazione di insidioso stallo. E le Nazioni Unite lo raccolgono: “Le persone bloccate devono essere sbarcate rapidamente, senza ulteriori ritardi”. “Lo sbarco in sicurezza – proseguono le agenzie dell’Onu – dovrebbe essere seguito da una significativa condivisione delle responsabilità tra tutti gli Stati interessati attraverso accordi regionali e di cooperazione, in modo che tutti gli Stati costieri possano assolvere alle proprie responsabilità di ricerca, soccorso e sbarco. Un approccio frammentario e ad hoc in alto mare, che continui a lasciare soli gli Stati costieri, non può essere perseguito in questo modo e non è sostenibile. La priorità deve essere soprattutto quella di salvare vite e rispettare la dignità umana”. Ne abbiamo parlato con Maurizio Ambrosini, autore del libro “Sociologia delle migrazioni”

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